Elezioni USA: la sfida musicale è già aggiudicata

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Rock america elezioni
Elezioni Americane, è anche una sfida musicale

Siamo in odore di elezioni americane. Stanotte sapremo infatti chi sarà il nuovo Presidente degli Stati Uniti, Mitt Romney o Barack Obama. E anche la musica si schiera, non è una novità. Obama si è trovato un testimonial niente male, Bruce Springsteen, che ha sostenuto sul palcoscenico il leader dei Democratici intonando Land of Hope and Dreams, uno dei pezzi più belli del boss.

Anche Romney ha avuto il suo appoggio musicale. Un sostenitore inaspettato il leader repubblicano l’ha infatti trovato in Gene Simmons, lo storico bassista dei Kiss che, deluso dalla politica di Obama, ha di recente sostenuto che avrebbe votato il partito dell’elefantino quest’anno.

Puntuale è arrivata però la bacchettata del compagno di band, Paul Stanley, che ha avuto parole di fuoco per il caro Simmons:

“Non so cosa sia più imbarazzante, se i musicisti e gli attori che parlano pubblicamente di politica o i media che danno loro credibilità… E’ assurdo che una celebrità possa esprimere le proprie opinioni su politica ed economia proprio come farebbe per il suo album o per un film. Di solito non parlo molto, ma tutto questo mi da’ parecchio sui nervi”.

Un po’ forte come posizione quella di Stanley, che a quanto pare non tollera che le celebrità escano dal proprio seminato. Di certo uno come Simmons non sembra proprio il testimonial adatto per chi cerca il sostegno dell’elettorato conservatore. Basta vedere la foto qui sotto!

Elezioni americane e musica
Gene Simmons e Mitt Romney

E poi, se proprio dobbiamo andare sulla trasgressione, con Obama non si compete, visto che per lui si è esposta nientemeno che Madonna: “Non importa chi votate, l’importante è che votiate Obama”

Per fortuna a risistemare un po’ le cose per Romney c’è Kid Rock, il rockettaro con doti da rapper (ma con un’immagine da ragazzo country) che ha incoraggiato gli elettori a sostenere il leader mormone. Ascoltiamoci uno dei suoi brani più celebri, Born free.

Con il Leader repubblicano ci sarebbe anche Ted Nugent, un cantante-chitarrista che con gli anni ho perso un po’ di vista, ma che qualche decennio fa incideva roba niente male. Basti pensare a Free for all o a Baby please don’t go, la cover di Big Joe Williams.

Certo, Kid Rock e Ted Nugent non sono  Springsteen. Il pezzo grosso è andato a Obama, che per lo meno dal punto di vista musicale vince facile. Quanto saprà influenzare l’elettorato un endorsement di questo tipo?

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lorenzo puliti

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