West Side Story. Come tutto ebbe inizio…

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West Side Story
West Side Story

Ricorre oggi il 55esimo anniversario di West Side Story. L’occasione è propizia per proporne una guida all’ascolto a puntate. Iniziamo dalla genesi: come nacque West Side Story? Come si sviluppo l’idea?Affidiamoci ai resoconti dei protagonisti.Ecco come tutto ebbe inizio…

“New York, 6 gennaio, 1949. Jerome Robbins mi ha chiamato oggi con un’idea grandiosa: una versione moderna di Romeo e Giulietta ambientata nei quartieri poveri […]. Ma ancora più importante del soggetto prescelto è l’idea di fare un musical che racconti una storia tragica utilizzando esclusivamente le convenzioni e le tecniche del musical, senza mai ricorrere al registro operistico (operatic trap). Potrà funzionare? Non è stato ancora fatto nel nostro Paese. Sono eccitato. Se funzionerà sarà la prima volta”.

È questo l’appunto che Leonard Bernstein, musicista di provata fama, lasciò sul suo diario dopo la chiacchierata con Jerome Robbins, coreografo e ideatore di quello che sarà uno dei grandi capolavori del musical americano e del teatro musicale del Novecento.

West Side Story
Locandina originale di West Side Story. Broadway 1957.

L’idea fu in realtà presto accantonata a causa dei numerosi impegni, ma Robbins continuò a crederci e sei anni dopo, nel 1955, tornò alla carica riproponendo la sua brillante idea. Ecco un altro appunto dal diario di Bernstein del 7 giugno:

“Jerry [Robbins] non si è ancora arreso. Sei anni di posticipi e rinvii non sono niente per lui. E io sono ancora eccitato!”

L’idea originale era quella di collocare l’intreccio di Romeo e Giulietta nell’East Side di New York, nell’ambito di un conflitto religioso, quello fra ebrei e cattolici. Successivamente, grazie alla lettura di un articolo di giornale che parlava di una rissa fra gang rivali, si decise di trasportare la storia nel West Side della metropoli newyorkese e di modificarne profondamente la tematica: da un conflitto basato su radici religiose a una battaglia fra bande. Bernstein trascrisse i cambiamenti sul suo fedele diario il 25 agosto 1955:

“Ho avuto una lunga riunione con Arthur Laurents oggi […] ormai abbiamo abbandonato l’intera premessa basata sul conflitto fra ebrei e cattolici, che non ci pareva molto fresca, e abbiamo pensato a un’alternativa che credo sarà quella giusta: due gang di giovani teppistelli, una composta da portoricani, l’altra da sedicenti ‘americani’. All’improvviso tutto ha iniziato a prendere vita. Sento i ritmi, le pulsazioni e, soprattutto, sto iniziando a percepirne la forma”.

Al team creativo, già composto da Bernstein (musiche), Robbins (coreografie) e Laurents (libretto), si aggiunse anche Stephen Sondheim, compositore e paroliere che si sarebbe occupato dei versi delle canzoni e che colpì Bernstein fin dal primo incontro per il suo spiccato talento. Ecco le impressioni di Bernstein messe su carta il 14 novembre 1955:

“Un giovane paroliere chiamato Stephen Sondheim è venuto oggi e ha cantato per noi alcune delle sue canzoni. Che talento! Penso che sia l’ideale per questo progetto. La collaborazione cresce”.

Con il team al completo e dopo non poche resistenze da parte dei produttori, il musical fu inaugurato a Broadway il 26 settembre 1957 e fu un grande successo (rimase in cartellone per 732 rappresentazioni). Qualche anno dopo, nel 1961, la versione cinematografica avrebbe confermato il successo teatrale, raccogliendo consensi in tutto il mondo e accaparrandosi ben 10 oscar.

Ci salutiamo con una piccola anticipazione, la prima canzone del musical, Jet song, che arriva poco dopo il balletto del prologo.

Jet song è il brano in cui Riff, il leader dei Jets, e la sua banda si presentano:

“Quando sei un Jet sei sempre un Jet, dalla tua prima sigaretta fino al giorno della tua morte. Quando sei un Jet qualunque cosa ti facciano hai dei fratelli vicino, sei uno di famiglia”. 

Un pezzo che serve a farci entrare nel clima, una porta d’ingresso per un musical che saprà davvero stupirci…

http://www.youtube.com/watch?v=exGJsv6ZNlo

Naturalmente questo è solo un primo assaggio. Nel prossimo articolo di questa guida all’ascolto di West Side Story ci inoltreremo maggiormente nella storia, nei personaggi e in una canzone molto interessante.

Clicca qui sotto per leggere il capitolo successivo:

Something’s coming: tutto inizia con un “miracolo dovuto”

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